tratta dal Libro di poesie: NHINDO NERO ed. Anterem – Roma – 1999
Oggi un uomo è morto.
Discorsi di vita
che si facevano prima
sono sfioriti
in tanti canti di morte.
Africa di morte!
L’Africa nascosta
piange i suoi figli
mentre i poveri ridono;
l’Africa muore…
Oggi, un uomo è morto.
Un iniziatore africano è morto.
L’orgoglio africano è stato sotterrato
senza una lapide,
senza nemmeno un epitafio!
Sankara!
Quale fiducia nel popolo burkinabé
che di dolore muore,
ma non piange né rimpiange?
Chi terminerà il libro?
hanno venduto i capitoli del seguito
ancor prima di concepirli;
Dimmi quando ci alzeremo per raccogliere
il coraggio dei nostri antenati,
da usare contro il nemico,
e non contro nostra madre
Africa?
L’Africa muore mentre vive,
l’Africa vive di morte;
continente di morti ammazzati
dove si provano tutte le armi:
fame e sete,
capitalismo e comunismo
tribalismo e pillole
il kalashnikov…
Tutto uccide in Africa;
apartheid…
Samora Machel…
Il vento continua a soffiare
mescolando le lapidi di uomini
che sono l’Africa
polveri che furono pensieri sublimi,
fierezza di un continente
la cui nobiltà vola in polvere:
pensieri di libertà,
pensieri di unità,
pensieri di sviluppo.
Nomi lanciati al vento
verso gli antenati,
culture maltrattate dalla storia
di popoli in decadenza,
forti nel creare
ma poco pronti nell’inventare…
Nasser Ngwabi, Nkrumah,
Boumedienne, Biko, Ben Bella,
Olympio, Seku Turé, Kenyatta,
Um Nyobe, Yameogo, Lumumba…
Raccoglierò un po’
delle vostre polveri sacre
Per il museo d’Africa.
“Thomas Sankara ” una poesia di Ndjock Ngana
“L’Africa muore mentre vive, l’Africa vive di morte”
E’ un’amarissima costatazione questa.
L’appello al coraggio, si, al coraggio da usare contro il nemico..!