COMUNICATO STAMPA
Dopo anni di lotta e di attesa, il processo agli assassini di Thomas Sankara e dei suoi compagni si apre l’11 ottobre a Ouagadougou. E’ per la rete internazionale « Giustizia per Thomas Sankara, giustizia per l’Africa » una grande soddisfazione.
Gli avvocati di Blaise Compaoré hanno deciso di perturbare il processo. Hanno appena annunciato che boicotteranno il processo1. Pierre Olivier Sur, avvocato anche di François Compaoré, non esita ad avanzare volgari menzogne2.
La loro strategia consiste unicamente nello screditare la giustizia burkinabè. Pierre Olivier Sur, uno degli avvocati, cerca di influenzare l’opinione pubblica usando senza scrupoli insulti e disprezzo per il popolo del Burkina Faso e per le sue istituzioni3.
Da parte nostra, lodiamo il lavoro e il coraggio del giudice François Yaméogo, rigoroso oltre che tenace, che ha condotto l’istruzione e in particolare ha lanciato una commissione rogatoria verso la Francia chiedendo l’eliminazione del segreto di stato.
Ricordiamo al presidente Emmanuel Macron la sua promessa fatta a Ouagadougou nel 2017 di declassificare e consegnare effettivamente alla giustizia burkinabè tutti i documenti relativi al caso Sankara.
Questo processo rischia però di essere amputato della parte internazionale del dossier, poiché, dopo la disgiunzione, è stata conclusa solo l’istruzione che riguarda la parte nazionale.
Noi esortiamo anche gli avvocati delle vittime civili a fare in modo che il Tribunale evochi a sé anche questa parte del dossier, anche alla luce dei nuovi elementi dell’inchiesta, in particolare dell’arrivo dei francesi il 16 Ottobre 1987 (a Ouagadougou) per cancellare alcune intercettazioni telefoniche.
È fondamentale sapere chi sono queste persone e chi le ha mandate. Per questo, rilanciare la rogatoria verso la Francia o lanciarne una nuova potrebbe aiutare a chiarire queste zone d’ombra. Sembrerebbe che, queste intercettazioni avrebbero potuto permettere di provare la partecipazione di Blaise Compaoré e Jean Pierre Palm nel complotto ordito per assassinare Thomas Sankara e i suoi compagni.
Esortiamo il nuovo giudice incaricato ad occuparsi della parte internazionale, a proseguire l’istruzione fino alla fine ed in particolare a continuare a chiedere alla Francia di fornire effettivamente tutti i documenti classificati come segreto difesa, e ai paesi sospettati di essere implicati di collaborare all’inchiesta.
La mobilitazione deve continuare in particolare verso questi paesi : Francia, Togo, Costa d’Avorio, Liberia, Libia e Stati Uniti.
Fatto il 10/10/2021 a Ouagadougou, Parigi, Niamey, Dakar, Bamako, New York, Toronto, Las Palmas, Torino, Albany Sabadell (Catalogne), Bobo Dioulasso, Montpellier, Banfora, Tolosa, Ajaccio
La rete internazionale Giustizia per Thomas Sankara, giustizia per l’Africa
Contatti : contactjusticepoursankara@gmail.com
2 In realtà, un mandato internazionale è stato annullato, ma riguardava il processo di putsch del 2015. Il mandato riguardante il caso Thomas Sankara risale al dicembre 2015 e non è mai stato cancellato. Per quanto riguarda la legge di amnistia che Blaise Compaoré aveva approvato a suo nome, è stata abolita dal Consiglio Nazionale della Transizione dalla legge costituzionale N°072-2015/CNT sulla revisione della costituzione.
3 Pierre Olivier Sur ha dichiarato per esempio: “se François Compaoré viene estradato, sarà fatto a fette”. Vedi : https://blogs.mediapart.fr/bruno-jaffre/blog/090418/sil-est-extrade-francois-compaore-sera-decoupe-en-rondelles
e più recentemente: “Se François Compaoré è estradato, sarà ucciso in una cella”. Vedi :
https://www.rfi.fr/fr/afrique/20210712-burkina-si-fran%C3%A7ois-compaor%C3%A9-est-extrad%C3%A9-il-sera-tu%C3%A9-en-cellule-selon-ses-avocats