… il presidente della CPPC, diede lettura dell’elenco delle persone convocate…. Dopo la lettura dell’elenco delle persone convocate, Thomas SANKARA fu il primo ad essere chiamato alla barra per deporre. Fece la seguente dichiarazione:
“ Compagni membri della prima CPPC, Compagno Presidente, vi do lettura dei miei beni, sono certo che condurrete inchieste, tutte le inchieste necessarie qui ed ovunque, per verificarne la veridicità, certo soprattutto che i militanti del Burkina, ovunque si trovino, vi aiuteranno a far emergere la verità, qualora avessi dimenticato qualcosa, o se volontariamente fossi tentato di sottrarmi all’obbligo di dire la verità, tutta la verità… (risate in sala).
Per quanto riguarda i beni mobili, innanzitutto citerò un frigorifero, segnalo che è guasto (risate in sala). Questo apparecchio attualmente non è a mia disposizione. E’ stato prestato ad una coppia di amici, io l’avevo ricevuto per le mie funzioni al palazzo della Presidenza. A casa mia possiedo due televisori con videoregistratore uno in salone e l’altro nel mio studio. Ho installato anche un televisore nel mio ufficio perché, ovunque mi trovi, spesso ho bisogno di ascoltare le notizie del mondo (risate in sala). Personalmente possiedo l’arredamento completo di un salone ed una biblioteca che dovrebbero essere liberati quanto prima. Forse alla fine del mese. È un ordine personale.
Possiedo anche tre chitarre acustiche. Le cito perché attribuisco loro molto valore.
Come beni immobili, possiedo una casa in città al settore 2 BND acquistata nel dicembre 1976 tramite il prestito N° 313/109-862, con atto presso la banca BND-B. Ho acceso un mutuo di 120 rate ed ad oggi, mi resta da pagare alla banca la somma di 678.824F che regolo con rate mensili di 31.944F, posso dimostrarvelo dai documenti della banca che ho qui con me. Attualmente la casa è occupata da un familiare che io spero mi pagherà ciò che mi deve (risate in sala). Dico questo perché ho intenzione di privarmi di questa casa e stabilire tra noi un contratto di buona e dovuta forma.
Possediamo un terreno al settore 7, ad oggi non stimato, che mia moglie aveva già acquistato.
Possediamo un terreno nel mio villaggio, ad oggi non stimato. Era stato requisito dai CDR (risate in sala). Secondo le ultime notizie, i CDR l’hanno restituito invitandoci ad investire su questa nuova parcella.
L’avevano requisito perché per alcuni anni non era stato utilizzato. Dunque, abbiamo ricevuto da parte dei CDR un’intimazione a realizzare qualcosa su questo terreno. Mi libererò anche da quest’obbligo nei confronti dei CDR del mio villaggio.
Possediamo un’automobile di marca Mitsubishi, acquistata nel 1978. È stata regolarmente sdoganata in diciotto mensilità presso la Tesorieria Generale. Ho qui la decisione del Ministero delle Finanze del febbraio 1979 in cui mi accordava la possibilità di assolvermi dai carichi doganali. Potrò leggervi la lettera. Ed anche l’attestato del Tesoriere Generale che prova che ho pagato regolarmente tutte le cambiali.
Possiedo due bici da corsa, una bici da donna e una da bambino. Non possediamo azioni né beni commerciali. Abbiamo due stipendi: il mio stipendio (mostra il cedolino emesso dalla Direzione dell’Intendenza Militare) rivela un netto di 138.736 FCFA al mese (risate in sala). Mia moglie ha un stipendio di 192.698 FCFA. Come ho già detto, dividiamo le spese, mia moglie si occupa delle spese correnti di casa e io mi occupo delle spese più grosse e soprattutto degli obblighi sociali, in particolare degli incessanti soccorsi ad amici e ad altre persone che lo chiedono.
Possiedo un conto in banca alla BICIA-B ed un conto alla Cassa Nazionale di risparmio. Alla BICIA-B, il mio conto creditore è di 353.665 FCFA. Preciso che questa somma è stata congelata perché abbiamo realizzato un ordine, alcuni ordini nuovi che dovrebbero essere pagati a partire dal mese di dicembre. Purtroppo, il falegname a cui abbiamo trasmesso l’ordine non ha ancora consegnato ciò che aspettiamo. Aspettiamo di conseguenza la consegna per poter pagare. A quel momento il mio conto si aggirerà attorno…
Alla Cassa Nazionale di risparmio possiedo un conto che, dal 1979 credo, non è stato movimentato. Non ho potuto prelevare alcuna somma né ho fatto alcun versamento e la Cassa Nazionale di risparmio rivela che dispongo di 69.792 FCFA. Purtroppo non sono in regola per poter godere di questo saldo perché ho smarrito i documenti a causa dei miei numerosi, incessanti e ripetuti traslochi (risate in sala).
Mia moglie ha un conto creditore alla BICIA-B di 43.037 FCFA. Questo conto è movimentato regolarmente anche nei prelievi, visti i nostri carichi familiari e le tasse scolastiche. Alla BICIA-B è anche detentrice di un conto creditore di 63.646 FCFA.
Abbiamo entrambi una fede d’oro di valore. Mia moglie possiede altri gioielli, collane e braccialetti, ma vorrei subito precisare mettendoli a disposizione della CPPC che, così come li abbiamo inventariati, non abbiamo potuto dar loro alcun valore, perché sono gioielli di imitazione d’oro e i gioiellieri non possono attribuirvi alcun valore, salvo all’acquisto. Una volta che li avete acquistati, questi gioielli, che generalmente si chiamano bigiotteria, perdono il loro valore. Ma li cito ugualmente perché alcuni compagni militanti hanno detto d’aver visto alla televisione mia moglie con dei diamanti. Preciso che non lo sono. Ma teniamo lo stesso a disposizione questi gioielli della commissione per ogni perizia.
Vorrei citare anche dei doni, ma chiederei alla commissione di non rivelare i nomi dei donatori per ragioni di Stato.
Ho ricevuto un dono di 400.000 FCFA, un dono di 20.000.000 FCFA, un dono di 75.000.000 FCFA, un dono di 350.000.000 FCFA ed un dono di 400.000.000 FCFA (rumore di sorpresa e di sbalordimento in sala). Tutti questi valori, queste somme di denaro, ringraziando i generosi donatori, li ho depositati al Bilancio Nazionale e in alcune Istituzioni dello Stato che potranno dimostrare i depositi.
Ho ricevuto anche delle automobili che sono state tutte quante cedute al parco dello Stato. Ho ricevuto una BMW, un Alfa Roméo, una Cressida Toyota e anche una Mitsubishi, tutti questi veicoli li ho dati al parco automobili dello Stato.
Mia moglie ha ricevuto 5.000.000 FCFA una volta, 5.000.000 FCFA una seconda volta, poi 10.000.000 FCFA. Queste somme sono state cedute alla Cassa di Solidarietà Rivoluzionaria e al Ristorante delle donne.
Ecco, Compagno Presidente, Compagni membri della Commissione, la mia dichiarazione.
Non ho citato alcuni beni che sono talmente deperibili che mi è stato difficile valutare. Penso all’abbigliamento, penso anche alla biblioteca che non ho potuto valutare, ai libri che ho in gran quantità, sia acquistati da me stesso, sia offerti da persone, amici, stranieri eccetera….
Sono a vostra disposizione Compagno Presidente per qualsiasi domanda giudicherete utile. “
Dopo la deposizione di Thomas SANKARA, anche le altre persone convocate fecero a turno la dichiarazione dei loro beni.
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Roger Bila Kaboré pubblica un’intervista a Thomas SANKARA realizzata all’uscita dalla CPPC :
Giornalista: ” In seguito alla dichiarazione dei suoi beni, si nota che probabilmente lei è uno dei Capi di Stato più poveri del mondo. Non sono certo le opportunità che le sono mancate, e anche prima di essere Capo di Stato, la sua posizione di ufficiale le avrebbe permesso di presentare un elenco molto più lungo di questo. Si sente in diritto di imporre la sua volontà di austerità, di non possedere ricchezze, anche alle persone che le sono vicine ? »
Thomas SANKARA: ” Sì, credo occorra imporlo a se stessi e agli altri. Abbiamo bisogno di un certo numero di mezzi per vivere, ma saranno solo, giusto dei mezzi. E’ per questo motivo che mi sono sempre sforzato di acquistare onestamente i pochi mezzi necessari per vivere in modo corretto una vita in tutta decenza, anche per non mettere a disagio nessuno diventando un peso per gli altri. Ed io penso che all’interno della mia parentela, la mia famiglia, ciascuno deve sforzarsi di vivere in modo modesto perché, quando si ha l’ambizione di arricchirsi, si è rapidamente tentati dalle facilità che ci vengono offerte e mi sono sempre sforzato di imporre a me stesso, ai miei familiari questa austerità. Perché si può avere una certa volontà di onestà, ma l’ambiente può in diversi modi finire col portarvi a cedere. Così, alcuni parenti spesso sono venuti a chiedermi denaro e non comprendono come il Presidente del Faso risponda loro che non ha denaro. Hanno preso questo per ingratitudine, egoismo, cattiveria. Alcuni me l’hanno anche detto nei consigli di famiglia, me l’hanno rimproverato. Tanto che talvolta, per sbarazzarmi di parenti che insistevano in maniera un pò troppo pressante, ho emesso loro degli assegni a vuoto che mi hanno fatto andare in rosso in banca, la BICIA-B. Non sono contro il lusso. Ma voglio il lusso e i beni materiali per tutti. Questo perché, non è normale che io o i miei parenti ci arroghiamo il lusso di questi beni.
Dico a miei familiari che non devono provare in nessun modo ad approfittarsi del fatto che uno di loro oggi si trovi ad essere il Presidente del Faso. Tutto ciò che guadagnano, che lo guadagnino perché hanno lavorato; non per il fatto che sono membri della famiglia del Presidente, né mia moglie, né i miei fratelli e sorelle, né gli altri miei familiari né i bambini quando diventeranno più grandi. E’ così anche nella mia famiglia perché credo che la dritta linea dell’educazione rivoluzionaria la si debba dare agli uni ed agli altri. Vorrei aggiungere che i miei parenti che non hanno voluto comprendere questo rigore, si sono trovati in prigione o in gendarmeria, con la rivoluzione o senza la rivoluzione, perché senza voler fare della demagogia e senza cattiveria particolare, ho pensato dovessero esser puniti anche in modo esemplare. Alcuni parenti sono stati puniti sufficientemente e spero abbiano compreso che non ho voluto essere cattivo nei loro riguardi, ma ho voluto essere un esempio per loro e per tutti noi. “
Questo documento è estratto dal libro “Storia politica del Burkina Faso 1919-2000” di Roger Bila Kaboré, ed. Harmattan, Febbraio 2002, da pag. 186 a pag. 192.
Traduzione : Patrizia Donadello