sabato 6 novembre 2010
Quella che mi accingo a raccontarvi è, prima di tutto, la storia di un uomo,ma è anche la storia di un sogno. Il sogno di una nazione libera, di un popolo libero, ma libero davvero e non solo sulla carta. “Un popolo che ha fame e sete non sarà mai un popolo libero!” diceva Sankara per esemplificare il concetto.
Certo la storia di Thomas Sankara potrebbe essere liquidata con poche, vaghe parole: “Nel 1983 in Burkina Faso Thomas Sankara, un giovane capitano dell’esercito, sale al potere dopo l’ennesimo di una lunga serie di colpi di stato. Vi rimarrà sino al 1987, anno del suo assassinio da parte di alcuni suoi compagni di governo”.
Parole queste che, pur contenendo qualche grossolana imprecisione, risultano pressoché corrette, ma che non bastano a restituirci la storia di un grande uomo così importante per l’Africa contemporanea.
La prima volta che ho sentito parlare di Thomas Sankara è stato grazie al documentario sulla sua vita dato sulla Rai qualche anno fa “C’era una volta”(vedi video sotto) e dal quel momento sono rimasto così affascinato dalla grandezza di questo uomo,da cercare notizie e documentarmi anche attraverso alcune letture,ricordo un libro di Marinella Correggia: (il presidente ribelle) che mi ha permesso di approfondire la sua storia e accrescere l’ammirazione per l’uomo, il politico e la sua storia……
Spero che la lettura di queste poche righe vi stimoli la voglia di approfondire la conoscenza di mito Africano!!
Un po di storia:
La vicenda storica e culturale del Burkina Faso (che significa Paese degli uomini integri) potrebbe sembrare a un primo colpo d’occhio assai simile a quella di molti altri Paesi dell’Africa sub-sahariana. Caratterizzata da povertà, analfabetismo, carenza di risorse e da un ripetuto intervento militare in politica che ne ha drammaticamente condizionato la storia. Questo a un primo colpo d’occhio.Ma se ci addentriamo maggiormente in questa storia alquanto singolare scopriamo che il colpo di Stato del 1983 rappresenta invece una vera e propria anomalia nel contesto africano e non solo. Senza nessuno sbocco sul mare, confinante con Niger, Benin, Togo, Ghana, Costa d’Avorio e Mali il Burkina Faso è un Paese quasi del tutto privo di risorse proprie.Il 5 Agosto 1960 ha inizio la storia dello Stato indipendente,che pone fine alla colonizzazione francese,per lo meno ufficialmente.Perché, come spesso succede, l’influenza del paese colonizzatore permane per lungo tempo.Così, a partire dal 1966, inizia anche la storia dei ripetuti colpi di Stato militari che proseguono poi nel 1974, nel 1980 e nel 1982. Nel 1983 un nuovo colpo di Stato porta al potere il comandante Thomas Sankara giovane ufficiale dell’esercito di soli 34 anni, si trovò a governare una nazione assediata dalla desertificazione e dalla carestia,che da decenni conviveva con colpi di stato, scioperi selvaggi e una miseria dilagante. In soli quattro anni di governo, Sankara riuscì a realizzare riforme sociali epocali e cambiò il volto del Paese. Sankara era un idealista ma pure un uomo di azione, un insaziabile stacanovista. Si dedicava solo a programmi ambiziosi e intensivi: in meno di tre settimane, il suo Governo riuscì a far vaccinare contro il morbillo, la meningite e la febbre gialla il 60% dei bambini del paese (secondo l’Unicef fu una delle più belle imprese mai realizzate in Africa). In ogni villaggio Sankara fece costruire nuove scuole (in quattro anni la percentuale di bambini scolarizzati del Burkina salì di un terzo), ambulatori, piccoli dispensari e magazzini per i raccolti. Molta gente si offriva volontaria per realizzare i programmi della rivoluzione, ma Sankara non esitava ad usare le maniere forti pur di centrare i suoi obiettivi: obbligò i capi-villaggio a seguire corsi di formazione per infermieri di primo soccorso.
Impose una campagna di alfabetizzazione rapida nelle campagne (tutti, per 50 giorni consecutivi, furono costretti a frequentare la scuola) ed arrivò persino a promulgare l’obbligo di partecipare ad un’ora di ginnastica collettiva tutti i giovedì pomeriggio….
Fu ucciso il 15 ottobre 1987 insieme a dodici ufficiali, in un colpo di stato organizzato da un suo ex compagno d’armi (e poi suo braccio destro), l’attuale presidente del Burkina Faso, Blaise Compaoré.
Il complotto fu organizzato per consentire a Nazioni fortemente industrializzate di poter continuare ad attingere, a costo bassissimo, alle risorse naturali del Burkina Faso e poter essere così altamente competitive sul Mercato Internazionale Informato dei preparativi del colpo di stato aveva risposto:
In questo video il suo famoso “discorso sul debito” in cui esprime una forte opposizione al pagamento del debito che tutt’oggi opprime la libertà e lo sviluppo dei paesi africani.Questo discorso gli costerà l’inimicizia di Francia e America che gli costerà la vita, lasciando moglie e figli e un paese che sarebbe presto ritornato nella povertà.
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Discorso de Sankara sul debito all’Organizzazione per l’Unità Africana del 29 luglio 1987 : legerre a http://thomassankara.net/?p=583
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A 23 anni dalla sua morte, la figura di Thomas Sankara sopravvive nella memoria di milioni di africani: ogni 15 ottobre, nell’anniversario del colpo di stato che gli tolse il potere, una grande folla rende omaggio alla sua tomba a Ouagadougou. A tributargli gli onori non sono solo i nostalgici che hanno vissuto la sua rivoluzione, ma anche tanti giovani che lo hanno conosciuto coi racconti dei genitori e i libri di storia. A tutt’oggi rimangono numerosi interrogativi circa i motivi e i mandanti del suo omicidio. Sankara come ho detto si era procurato diversi nemici a cui dava molto fastidio. Pur godendo dell’appoggio delle masse, entrò sempre più in contrasto con alcuni gruppi di potere molto influenti fra cui i sindacati, i proprietari terrieri, i capi tradizionali,ma sopratutto aspri dissidi si erano creati anche con alcuni paesi occidentali, specie gli Stati Uniti e la Francia, rispetto ai quali il Burkina Faso era stato per lungo tempo in una posizione di dipendenza economica e di sudditanza politica. Sankara era solo, troppo debole per avere la meglio su tutti. Ma l’immagine di questo giovane rivoluzionario che osò sfidare i grandi del mondo, e che seppe incarnare le speranze di liberazione di un intero continente, resta un esempio di integrità e di coraggio che riempie di orgoglio milioni di africani.
Pubblicato da ANAM
Fuente : http://eleboa.blogspot.com/2010/11/thomas-sankara-il-che-guevara-africano.html