Salvaguardare la memoria del processo per la storia
Il processo per l’assassinio di Thomas Sankara e dei suoi compagni si è aperto l’11 ottobre 2021 tra l’entusiasmo del popolo burkinabè. Un processo storico atteso per 34 anni dall’opinione pubblica nazionale, africana e internazionale. L’ampia copertura mediatica del primo giorno del processo, con un gran numero di giornalisti venuti da tutto il mondo, non ha che confermato la natura storica di questo processo.
Noi, storici, ricercatori, avvocati, artisti, giornalisti, attivisti, politici e cittadini di tutto il mondo, siamo rimasti stupiti nell’apprendere che, nonostante la requisitoria favorevole del pubblico ministero che sosteneva lo «scopo democratico, storico e commemorativo», il Tribunale Militare ha rifiutato che il processo fosse filmato e registrato. Molte voci si sono levate in Burkina Faso per chiedere che il processo sia trasmesso e filmato per poter creare un archivio storico.
In un comunicato del 15 ottobre 2021 Mariam Sankara si è espressa con forza contro questa decisione: «Osiamo credere che il Tribunale Militare ci ripensi e speriamo accolga questa richiesta. Poiché non si tratta solo di giudicare gli attori di questo crimine, ma anche di informare il popolo, di ricordare, con i moderni mezzi di comunicazione, questo importante momento della nostra storia collettiva e individuale. Da questo dovremo imparare per sempre il rispetto reciproco e la sacralità della vita per le generazioni presenti e future.»
Il processo comporta in effetti delle sfide sia per la storia del Burkina Faso, dell’Africa e al di là , che per la costruzione nazionale. Per questo esortiamo il tribunale militare a rivedere la sua decisione ed accettare che il processo sia filmato e affidato agli archivi nazionali del Burkina Faso per fini documentaristici e storici. Esortiamo anche gli avvocati della difesa a non opporsi.
In mancanza di una diffusione filmata del processo in diretta, la realizzazione di una registrazione d’archivio è un imperativo storico, anche se ciò significa determinare condizioni specifiche di accesso.
Non è tardi per salvaguardare la memoria del processo per la storia e la costruzione nazionale burkinabè. Le autorità e tutte le persone di buona volontà che possono aiutare in tal senso sono vivamente incoraggiate.
Ra Sablga Seydou Ouedraogo, ricercatore, direttore esecutivo dell’Istituto FREE Afrik, Ouagadougou
Brian Peterson storico, Albany NY, autore di Thomas Sankara A Revolutionary in Cold War Africa
Amber Murrey, geografo politico, Oxford, editore di A Certain Amount of Madness, The Life, Politics and Legacies of Thomas Sankara, Oxford,
Bruno Jaffré, autore di libri sul Burkina e la rivoluzione burkinabè, animatore del sito web thomassankara.net Parigi
Primi firmatari: Mariam Sankara, Alfred Sawadogo, Zakaria Soré, Smockey, Robin Shuffield, Fiorella Mannoia, Francis Kpatindé, Issa N’Diaye, Blandine Sankara, Paul Sankara, Aïda Kiemdé George, Leo Zeiling, Dr. Moussa Traore, Dr. Harper-Shipman Takiyah, Lucie Viver, Bikontine, Luc Damiba, Rémi Carayol, Moussa Diallo, Aziz Salmone Fall, Patrizia Donadello, Koulsy Lamko, Gnaka Lagoke, Augusta Conchiglia, Maurice Duval, Pierre Ouedraogo, Horace Campbell, Juan Montero Gomez, Giulio Chinappi, Mathieu Zongo, Ama Biney
Sostenuto da: Rete internazionale Giustizia per Sankara. Giustizia per l’Africa, Balai citoyen, SURVIE, CADTM, Comité Sankara de Montpellier, Ligue des Jeunes (Burkina), REPPADD-NIGER, Per a Pace, Comitato Sankara italiano.
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