COMPAORE’ CAMPIONE DI PACE. O NO?
di Marinella Correggia
Lo premieranno oggi a Firenze oppure no? E se non lo premieranno, perché? E’ un piccolo giallo. Blaise Compaoré, presidente “a vita” del Burkina Faso dal 1987 – da quando organizzò il colpo di stato in cui fu assassinato Thomas Sankara – secondo un comunicato stampa del 10 giugno era stato scelto dalla giuria del Premio Galileo 2000, che dal 2006 ha l’Alto patronato della presidenza della Repubblica, come destinatario di un premio speciale: nientemeno che “per l’impegno nella mediazione dei conflitti etnici e sociali”. Una notizia accolta con stupore e sdegno dai Comitati Sankara XX, dal Comitato Sankara di Firenze, di gruppi di africani residenti in Italia: “Ci sorprende il fatto che gli organizzatori della manifestazione non sappiano che, in un rapporto dell’Onu del 2004, a carico di Blaise Compaoré sia stata riconosciuta l’implicazione nell’organizzazione di traffici con l’Unita nella guerra civile in Angola, con Charles Taylor nella guerra civile in Liberia e in Sierra Leone; e che non conoscano le affermazioni dello storico burkinabè professor Joseph Ki-Zerbo”. Ki-Zerbo fu in esilio sotto Sankara – che più volte lo esortò a tornare – e in seguito ammise che c’erano stati malintesi. Su Compaoré disse in un’intervista: “(…) riceve armi provenienti dall’Europa centrale e da trafficanti francesi o americani. Armi che poi vengono convogliate in Liberia e in Sierra Leone e in cambio si ricevono diamanti. Cittadini del Burkina Faso, mandati a combattere in Liberia a fianco di Charles Taylor, hanno scritto in un volantino diffuso a Ougadougou: abbiamo lottato là e ci hanno promesso denaro in cambio ma non abbiamo riscosso il nostro stipendio; abbiamo incontrato Taylor e ci ha detto di aver rispettato il contratto dando i diamanti a Compaoré”.
I Comitati Sankara si preparavano a una manifestazione di protesta, contro la premiazione oggi a Firenze, alle Scuderie reali della pace presso l’Istituto statale d’arte. Ma giorni fa un sibillino comunicato degli organizzatori del Premio dichiarava che i premiati sono obbligati a essere presenti (salvo un’altra destinataria, Ingrid Betancourt, assente scusata…); siccome Compaoré non potrà esserlo, il premio non gli sarà dato. Del resto ogni menzione relativa al presidente africano è sparita dal sito del premio stesso, e dalla segreteria (contattabile solo per posta elettronica) non rispondono alle richieste di spiegazione. Il Premio Galileo 2000 ha la protezione dell’Ina Assitalia. Era in origine un premio musicale e artistico (per dire: quest’anno riceve il premio anche Luca Barbareschi). Ma, leggiamo sul sito, “siccome chi ama la musica non può non amare la pace, il Premio Galileo 2000 è stato riconosciuto anche ad una figura di fama internazionale che è stata capace di aiutare con le proprie azioni, impegno personale e morale la costruzione della pace nel mondo”. Fra i premiati per la pace delle scorse edizioni non c’è una linea precisa: Emma Bonino insieme a Mohammed Yunus della Grameen Bank.
Comunque che l’assegnazione del premio decada per l’assenza del Compaoré è troppo poco per i Comitati Sankara che si tengono pronti di fronte a presenze dell’ultimora e chiedono “che il premio decada per incompatibilità di assegnazione”, o in alternativa che il presidente Napolitano ritiri l’Alto patronato.
Marinella Correggia 23 giugno 2008