Comunicato stampa
Durante il suo incontro con gli studenti, a Ouagadougou in Burkina Faso, di martedì 28 novembre 2017, il Presidente Emmanuel Macron ha dichiarato : “ ho preso la decisione che tutti i documenti prodotti dalle amministrazioni francesi durante il regime di Sankara e dopo il suo assassinio, … coperti dal segreto nazionale siano declassificati e consultati in risposta alle richieste della giustizia burkinabè».
Prendiamo atto di questa promessa con soddisfazione. E’ il risultato di una lunga lotta che non ha conosciuto avanzamenti se non perché Blaise Compaoré, amico della Francia, è stato cacciato dal potere dopo una magnifica e possente insurrezione del popolo unito del Burkina Faso. E’ il risultato di una importante attività che si è sviluppata in Burkina Faso, ma anche in numerosi altri paesi tra cui la Francia, perché giustizia sia resa a Thomas Sankara, attività alla quale la nostra rete ha contribuito con tutte le sue forze. Il Presidente del Burkina Faso lo ha egli stesso affermato in un’ intervista rilasciata a RFI, TV5 Monde e Le Monde lo scorso 5 novembre.
Oltre i cittadini che si sono impegnati, la famiglia Sankara e gli avvocati, noi vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a far si che il caso Sankara fosse ampiamente diffuso a mezzo stampa, ed ha reso difficile dimenticarlo.
Emmanuel Macron ha dichiarato che non avrebbe dato l’ordine di attaccare la Libia, se lui fosse stato Presidente al momento degli eventi. Ma noi avremmo anche voluto si fosse scusato per l’esfliltrazione del dittatore burkinabè da parte dell’armata francese che ha contribuito così a sottrarlo alla giustizia del suo paese.
Noi ricordiamo che ancor oggi Blaise Compaoré, rifugiato in Costa d’Avorio, è sempre sotto richiesta di estradizione, incolpato dell’assassinio di Thomas Sankara.
Se la promessa del Presidente francese fosse arrivata qualche mese fa avremmo sicuramente esultato. Ma a partire dalla richiesta di rogatoria e di eliminazione del segreto di stato fatta dal giudice burkinabè, abbiamo preso l’iniziativa di incontrare alcune delle vittime o dei loro sostenitori in balìa del segreto di stato. Ed abbiamo scoperto che tali promesse sono già state loro fatte senza che ciò abbia avuto alcun seguito reale.
Nessuna delle declassificazioni ottenute nei vari dossier, nonostante il grande clamore mediatico fatto dal potere, ha in realtà dato dei risultati. Al contrario, le famiglie delle vittime ed i loro amici si sono trovati presi in mezzo ad ogni tipo di manovra, a volte pressioni, addirittura minacce, a menzogne.
Essi hanno confermato ciò che sul segreto di stato dichiarò il giudice Trévidic, in un’intervista del 2011 a Médiapart : « Io non ho mai avuto conoscenza, e dico mai, in nessun dossier, della declassificazione di un solo documento timbrato « segreto di stato », ed ancor meno « segretissimo ». Si è sempre solo trattato di documenti « confidenziale », il più leggero grado di classificazione …» (Fonte : https://www.mediapart.fr/journal/france/230211/le-juge-trevidic-denonce-le-dispositif-sur-le-secret-defense-nest-pas-constitu?onglet=full).
Ecco perché restare sufficientemente prudenti.
Emmanuel Macron, lo ha riconosciuto lui stesso, non sarebbe venuto in Burkina se non avesse avuto risposte chiare sulla eliminazione del segreto di stato. La confessione, in qualche modo, che la pressione era divenuta troppo forte per poter fuggire la questione.
Questa promessa costituisce non di meno un’ avanzamento importante sul quale noi ci poggiamo per progredire nella ricerca della verità sull’assassinio di Thomas Sankara.
Chiediamo a tutte le persone impegnate nella nostra campagna e a tutti coloro che amano la giustizia, che desiderano che la verità sull’assassinio di Thomas Sankara e dei suoi compagni sia conosciuta, di restare mobilizzati.
Noi siamo convinti che questa promessa sarà mantenuta solo se la pressione popolare resta forte e permanente.
Il 3 dicembre 2017, a Ouagadougou, Bobo Dioulasso, Koudougou, Dori, Dakar, Parigi, Berlino, Liegi, Las Palmas, Ottawa, Toronto, Torino, Montpellier, Tolosa.
La rete internazionale Giustizia per Sankara, giustizia per l’Africa.
Contatti: contactjusticepoursankara@gmail.com