Sams’K Le Jah lavorava a radio Ouaga FM, come direttore dei programmi radiofonici. Conduceva anche un’emissione settimanale di reggae durante quale non esitava a denunciare il regime e chiamare la gioventù ad assumersi le sue responsabilità.

La sua trasmissione si poteva ascoltare in diretta web in tutto il mondo collegandosi su Radio Ouaga FM tutti il venerdì sera dalle 20,00 alle 22,00 e la domenica mattina dalle 11,00 alle 12,00. Ha ricevuto molti ospiti in studio, solo per citarne qualcuno : Lucky Dube, Alpha Blondy, Tiken Jah Fakoly, Ismaël Isaac, Fadal Day, Zedess …

Ma è innanzitutto un musicista, che ha restituito tutta la nobiltà al reggae originario, rivendicando un reggae di rivolta e di lotta. Ha parecchi album al suo attivo tra cui uno dedicato a Thomas Sankara, realizzati con la forza della perseveranza poiché non è sostenuto da nessun produttore.

Ha organizzato con i suoi amici un memorabile concerto omaggio durante la commemorazione dei 20 anni dell’assassinio di Thomas Sankara a Ouagadougou. E da due anni organizzava il festival Sankara Revival il giorno di nascita di quello che lui suole chiamare il “Mio presidente”.

(Il resoconto dell’edizione 2010 all’indirizzo http://thomassankara.net/?p=1034 )

Poco a poco è diventato molto popolare e oggi in Burkina, la gioventù lo considera uno dei loro porta parola. Non esita a rispondere alle varie sollecitazioni per animare dibattiti davanti gli studenti. Ma la sua notorietà supera le frontiere del suo paese. I suoi cd sono venduti sui mercati nella sotto regione. Ha numerosi fans anche nei paesi europei.

Le noie sono cominciate allora. All’inizio con minacce di morte nel 2007, durante la preparazione della commemorazione dell’assassinio di Thomas Sankara (vedere all’indirizzo http://thomassankara.net/?p=400; http://thomassankara.net/?p=311). Inchieste sono state aperte senza successo.

In seguito gli hanno incendiato la macchina fuori i locali di Radio Ouaga FM. Questa volta un giovane è stato fermato ed incarcerato per un anno ma l’inchiesta non ha chiarito chi fossero i mandanti.

Sono cominciate infine le pressioni da parte della direzione della Radio poi dal Consiglio superiore della Comunicazione . Dapprima gli hanno intimato di non parlare di politica e di occuparsi solo di musica. Poi si gli hanno chiesto di non mandare più in onda canzoni in omaggio a Thomas Sankara.

Da febbraio, un movimento di rivolta ha infiammato la gioventù in seguito alla morte di un giovane studente Justin Zongo, guadagnando tutte quante le città. I suoi compagni e la sua famiglia accusano la polizia, mentre le autorità hanno dichiarato causa della morte una meningite.

I sindacati si sono mobilitati per chiedere giustizia, mentre i partiti di opposizione si sono uniti per chiedere le dimissioni di Blaise Compaoré. Vedi articoli : http://thomassankara.net/?p=1068; http://thomassankara.net/?p=1064; http://thomassankara.net/?p=1061;http://thomassankara.net/?p=1054

Questa volta la parola di Sams’K è divenuta troppo pericolosa per il regime dittatoriale. Le pressioni contro la direzione della radio han finito per vincere. Ogni imprenditore sa che se se la prende con il regime, il potere farà di tutto per fargli chiudere i battenti. Basta mandargli spesso la finanza o privarlo di ogni mercato.

Le trasmissioni erano state sospese da due settimane. Sams’k non intendeva lasciarsi imbavagliare, avrebbe dovuto diffondere solo musica senza alcun commento. Tuttavia venerdì scorso non era neanche presente. Aveva preparato una compilation da mandare in onda. La sequenza musicale preparata comprendeva anche il brano “quel presidente là “ il cui il ritornello è “quel presidente, deve andarsene, e se ne andrà”… Questo era troppo.

Il video del brano censurato http://www.youtube.com/watch?v=yZIfArYaoLw e http://thomassankara.net/?p=1057

È stato attraverso un collega della radio che Samsk ha appreso che è stata affissa una disposizione di servizio in tutti i locali di Ouaga FM nella quale il promotore della radio gli vieta l’accesso ai locali e al materiale.

E’ questa la libertà d’espressione nel paese di Blaise Compaoré.

Samsk è determinato a continuare la sua lotta. Questo divieto di diffusione radio è un duro colpo ma lui se l’aspettava ed era preparato. Non vi è alcun dubbio che qualsiasi altro mezzo Samsk utilizzerà, la sua parola resterà libera ancora e per sempre.

La migliore risposta resta la diffusione della sua musica e delle sue trasmissioni

Potete manifestrargli il vostro sostegno lasciandogli messaggi anche sulla sua pagina facebook https://www.facebook.com/#!/fanclubsamsklejah

La redazione

Traduzione Patrizia Donadello

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